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Cos'è il servizio civile
Il servizio civile nazionale, potremmo dire, è quell’esperienza giovanile di "difesa della Patria" e di un anno di impegno, nel servizio e nella formazione, aderendo a progetto presso un ente, in Italia o all’estero, scelto nei campi dei servizi a persone in situazioni di disagio, dell’educazione, dell’ambiente, storico-artistico, culturale e della protezione civile.
Originariamente, dall'anno della prima legge sull'obiezione di coscienza nel 1972, il servizio civile ha sostituito quello militare per i giovani che si dichiaravano contrari all'uso delle armi e alla leva obbligatoria. In trent'anni di servizio civile oltre 800.000 giovani hanno fatto questa scelta di pace e nonviolenza.
Più recentemente, il nuovo servizio civile "volontario", non più legato alla leva obbligatoria in quanto sospesa nel 2005, è stato istituito con la legge 64 del marzo 2001 e il decreto legge 77 dell’aprile 2002 che ne definiscono caratteristiche, finalità, benefici e compiti.
Il servizio civile nazionale è rivolto a tutti i giovani di nazionalità italiana (anche residenti all’estero), uomini e donne, dai 18 ai 28 anni che godano dei diritti civili e politici, non siano mai stati condannati in tribunale e che siano fisicamente idonei. Dura 12 mesi, con almeno 30 ore settimanali di impegno. Si accede tramite Bando nazionale, realizzato ogni anno dall'Unsc e dalle Regioni, rivolgendosi all'ente scelto, secondo le modalità di candidatura e di selezione previste.
Per i volontari è stabilito un compenso mensile di 433,80 euro (a cui vanno aggiunti altri 450 euro di indennità per l’estero), l’attività svolta però non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. L'anno di servizio è inoltre riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale figurativo (riscattabile), è prevista l’assistenza sanitaria gratuita, il riconoscimento di un punteggio nei concorsi pubblici, di crediti formativi da parte delle università convenzionate e di competenze certificate se previsto dal progetto. Ulteriori vantaggi sono previsti dalle legislazioni regionali.
Nell'attuale Legislatura, la delega in materia di Servizio Civile Nazionale è stata attribuita inizialmente al Ministro della Gioventù Josefa Idem, per poi passare dopo le sue dimissioni al Ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge.
L’organismo istituzionale che gestisce e coordina il servizio civile nazionale è l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (UNSC), che dal 2012 è stato assorbito nel Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, e che ha il compito di amministrarlo e curarne l’organizzazione, approvare i progetti, emanare i bandi per i volontari, supervisionare gli enti. Presso l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile operano la Consulta Nazionale per il Servizio Civile.
…e cosa non è!
Non è manodopera a basso prezzo.
Non è un parcheggio della vita.
Non è un’esperienza di volontariato.
E i giovani che lo scelgono non sono né dipendenti, né collaboratori professionali, né volontari: ma persone che si formano sperimentando un servizio secondo le regole proprie del servizio civile nazionale.
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febbraio 20, 2005 nella Storia del SC | Permalink